Nel circondario imolese torna l’olivicoltura e la produzione di olio. Che Imola e il suo territorio fossero terra di ulivi è testimoniato da vari toponimi di via e piazze (piazza dell’Ulivo a Imola, ad esempio), ma i drastici ribassi delle temperature di fine Ottocento hanno spinto i contadini ad abbandonare la coltura per orientarsi su produzioni meno sensibili al freddo, dalla frutta ai seminativi.
Negli ultimi anni la produzione – informa Coldiretti Bologna – è però tornata a crescere fino a portare la produzione di olive dell’imolese e della provincia di Bologna a 240 mila chilogrammi, con un olio che punta decisamente all’alta qualità.
Di questo si parlerà al convegno “D’OLIO D’OLIVA - virtù e benefici di una eccellenza italiana” che si svolgerà venerdì 21 novembre alle ore 9.00 presso la sala congressi dell’Istituto Tecnico Scarabelli-Ghini, via Ascari 15, Imola.
Al convegno, organizzato da Coldiretti Bologna con il contributo della Banca di Credito Cooperativo Romagna occidentale, interverranno Giovanni Lercker (docente di Scienze e Tecnologie alimentari dell’Università di Bologna), Antonio Zambrini (Farmacista-Erborista), Nicola Di Noia (responsabile settore olio di Coldiretti), Alessandro Lombini (coordinatore riserva naturale della Frattona e del centro di Educazione alla sostenibilità imolese), Roberto Rinaldi Ceroni (docente di Scienze agrarie Istituto Scarabelli-Ghini). Porteranno il saluto il presidente di Coldiretti Bologna, Antonio Ferro, e il presidente dell’associazione regionale produttori olivicoli (Arpo), Filippo Tramonti.
Dopo il convegno ci sarà un aperitivo a base di olio extravergine e prodotti di aziende di Campagna Amica, preparato da insegnanti e alunni dell’Istituto Alberghiero Bartolomeo Scappi, e si svolgeranno visite guidate all’oliveto sperimentale dell’Istituto Scarabelli-Ghini e, nel pomeriggio, al Frantoio Imolese Rossi (prenotazioni 0542657272 – 3495660328).