Caro allevatore, caro socio,
dopo tre successive grandi manifestazioni (6 febbraio, 8 luglio e 7-8 settembre 2015) la nostra mobilitazione per la difesa del latte italiano, per il "GIUSTO PREZZO" alle stalle, per la salvaguardia di un pezzo fondamentale del patrimonio agroalimentare italiano è ripartita il 7 novembre con l'occupazione della piattaforma logistica della Lactalis.
Ieri al tavolo aperto dal governo con la presenza di Assolatte, di Coldiretti e di altre organizzazioni degli agricoltori, l'offerta di Lactalis - sostenuta da parte delle industrie trasformatrici e dai principali traders di latte - è stata pari a 35 centesimi di euro per ogni litro conferito. Stime di ISMEA-MIPAAF pongono il costo di produzione del latte a 41 centesimi. Ci è stato quindi chiesto di continuare a lavorare "sotto costo di produzione". Abbiamo rifiutato l'offerta e abbiamo dichiarato che continueremo la mobilitazione.
Lo faremo. E lo faremo preparandoci ad una campagna destinata a durare anche mesi per quanto ci riguarda. Lo faremo coinvolgendo i nostri principali alleati, i cittadini e i consumatori azioni capillari ad alto impatto mediatico su tutti i terreni in cui essi si incontrano: nei supermercati, sui treni, sui sagrati delle Chiese, nelle piazze, nei caffè, nelle mense e nelle scuole. Dove c'è società, noi ci saremo.
Lo scopo è semplice ed evidente: creare un danno significativo alla reputazione di tutti i marchi che individueremo come responsabili della violazione della legge sul prezzo del latte ottenuta grazie alle nostre mobilitazioni. Tutti devono apprendere l'identità di coloro che pagano alla stalla il latte meno di quanto costa produrlo, senza poi ridurre il prezzo per i consumatori. Saremo inflessibili: intendiamo informare tutti i cittadini del prezzo offerto da Lactalis e di tutti i marchi ad essa associati (Parmalat, Galbani, Invernizzi, Locatelli, Cademartori, ecc..). E' l'unico strumento per far comprendere l'ingiustizia che si va materializzando. Ci vorrà del tempo, ma quando si tornerà al tavolo di negoziazione - sentiamo di poterci far carico di questo impegno e di questa promessa - si otterrà il "GIUSTO PREZZO", non un centesimo di meno.
La nostra campagna di mobilitazione è quindi a tempo indeterminato: ci fermeremo solo quando il risultato sarà raggiunto.
C'è un'unica condizione perchè tutto ciò accada: che TU SIA ACCANTO A NOI, nella consapevolezza che oggi ci battiamo per il latte e la carne, domani per l'ortofrutta, e via via per la difesa di tutte le filiere che lo richiederanno.
Roberto Moncalvo