La Regione Emilia-Romagna “ha destinato 115 milioni di euro su biologico, produzione integrata e agricoltura sostenibile. A tanto ammontano le risorse che con il nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2014/2020 è stato deciso di investire sul primo consistente pacchetto di interventi in chiave ambientale .
Due le “misure” varate dalla giunta regionale: la 10 “Pagamenti agro-climatico-ambientali” e la 11”Agricoltura biologica”, per un totale di otto bandi. Le domande di contributo possono essere presentate fino al 29 gennaio 2016.La durata dell’impegno è normalmente di 5 o 6 anni, ma può arrivare anche a 10 e 20 anni per alcuni specifici impegni
AGRICOLTURA INTEGRATA: il nuovo Psr stanzia 41,6 milioni di Euro. Il bando prevede aiuti sia per chi già pratica l’agricoltura integrata, sia per chi intende avviarla nel rispetto dei Disciplinari specifici previsti per ogni coltura effettuata. Gli importi base a ettaro vanno da un minimo di 90 euro per le foraggere a un massimo di 530 per le frutticole per la prima introduzione e da 60 a 370 per il mantenimento.
BIOLOGICO: vengono messi a disposizione 36,1 milioni di euro per le aziende agricole biologiche. Per chi già pratica il bio i contributi vanno da un minimo di 90 euro per i seminativi a un massimo di 668 per le frutticole. Per chi intende avviare per la prima volta l’agricoltura biologica il range è compreso tra i 126 euro(per le foraggere)e i 742 (per le frutticole).Gli interventi includono anche la zootecnia.
BIODIVERSITA’: con il Psr 2014-2020 vengono stanziati 8,6 milioni di euro per gli agricoltori che scelgono di allevare razze autoctone come, ad esempio, la razza Romagnola e la Bianca Modenese tra i bovini, la Mora Romagnola tra i suini, il Cavallo TPR tra gli equini. L’aiuto è di 200 euro per capo o insieme di capi.
RITIRO DEI SEMINATIVI: creazione di prati umidi e macchie arbustive: sono alcuni degli interventi che possono essere gestiti dagli agricoltori che si impegnano per 20 anni a ritirare dalla produzione le colture seminative, così da promuovere la biodiversità, soprattutto in pianura. A riconoscimento dei maggiori costi, è previsto un aiuto per ettaro di 500 euro in collina e montagna e di 700 in pianura.
MANTENIMENTO PRATI: per gli agricoltori che si impegnano a mantenere aree a praticoltura estensiva nel rispetto di determinate pratiche agronomiche(assenza uso di concimi, fitofarmaci, digestati)è concesso un aiuto di 150 euro a ettaro, limitato ai prati storici di pianura e alle zone di collina che non hanno presentato domanda di indennità compensativa.
TUTELA PAESAGGIO AGRARIO: piantate, filari di alberi, siepi, boschetti, maceri, risorgive, laghetti. Per gli agricoltori che si impegneranno per un periodo di 10 anni a salvaguardare nella propria azienda gli elementi tipici del paesaggio agrario, sono disponibili 4,6 milioni di euro. L’impegno è pari a 0,07 euro per metro quadrato in pianura. Potranno essere così mantenuti veri e propri “corridoi ecologici” nei siti individuati dalla rete europea Natura 2000.
INCRMENTO SOSTANZA ORGANICA NEI SUOLI: vengono destinati 5 milioni di euro per incentivare le operazioni agronomiche che permettano di incrementare la sostanza organica nei suoli più impoveriti, migliorandone le caratteristiche chimico-fisiche. Fondamentali queste ultime anche per contrastare fenomeni erosivi e di dissesto. L’aiuto è di 180 euro all’anno per ettaro.
AGRICOLTURA CONSERVATIVA: si differenzia da quella tradizionale perché adotta modalità che riducono la lavorazione dei terreni(es. semina su sodo),prevenendo l’erosione del suolo, favorendo il sequestro di carbonio e limitandone la dispersione in atmosfera con effetti importanti per quanto riguarda il contrasto ai cambiamenti climatici. L’aiuto va da un minimo di 250 euro a 280 per ettaro.
Si stanno effettuando appositi incontri tecnici zonali per approfondire la materia al fine di meglio valutare l’eventuale adesione al Bando ed in ogni caso i tecnici CAA sono a disposizione per chiarimenti in merito e per la predisposizione delle relative domande
11 Gennaio 2016
NUOVI BANDI AGROAMBIENTALI