26 Maggio 2010
SISTEMA AGROALIMENTARE REGIONALE: NEL 2009 FLESSIONE DEI RICAVI

La Regione, come ormai consuetudine ogni anno, ha presentato il Rapporto 2009 inerente il Sistema Agroalimentare dell’Emilia Romagna (andamento congiunturale) e contestualmente ha promosso una Tavola Rotonda sul futuro assetto della PAC con la presenza dell’Assessore Regionale Rabboni, di rappresentanti e del Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo Paolo De Castro.
In relazione al primo argomento, in estrema sintesi è stata evidenziata per il 2009, una riduzione dei ricavi (- 6,5% della PLV, addirittura – 12% rispetto al 2007); i costi intermedi hanno anch’essi registrato una flessione (-1,5%), ma tale riduzione non  è riuscita a compensare la flessione dei ricavi con conseguente compressione dei margini di redditività.

In relazione al secondo argomento, i Parlamentari presenti hanno evidenziato come nel 2010-2011 dovranno essere prese importanti decisioni politiche in merito al budget dell’Unione Europea, dove oggi l’agricoltura è la più importante beneficiaria con il 39% del totale delle risorse e il rischio è che dopo il 2013 tale budget si riduca.
Per evitare un forte ridimensionamento delle risorse, sarà necessario adottare misure ed azioni che dimostrino che i finanziamenti concessi al settore, non vanno solo ai 10 milioni di addetti, ma interessano tutti i cittadini-consumatori dell’Unione. Tra le ipotesi enunciate meritano considerazione l’esigenza di rafforzare le politiche climatico-ambientali, di sicurezza alimentare e benessere animale, senza dimenticare l’obiettivo dell’incremento della competitività delle aziende, ottenibile anche riducendo gli aiuti diretti attuali (primo pilastro). L’esigenza di introdurre meccanismi correttivi per difendere i prezzi senza arrivare a nuove forme di protezionismo,mantenendo la logica del Mercato Globale, è stata da tutti evidenziata ed interessante è risultata l’affermazione dell’Assessore Rabboni che propone la promozione di accordi con la Grande Distribuzione al fine di assicurare un prezzo minimo dei prodotti agricoli conferiti.
 

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