Con l’accordo viene sancito un preciso impegno per proteggere la filiera del pomodoro dal rischio degli Ogm e per la salvaguardia dell’italianità del prodotto nei confronti dell’invasione del concentrato dalla Cina. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’accordo tra organizzazioni dei produttori di pomodoro del nord Italia e industrie di trasformazione dell'Aiipa, l'Associazione italiana industrie prodotti alimentari che fissa a 88 euro a tonnellata il prezzo indicativo di riferimento per il prodotto ritirato nell'azienda agricola. L’accordo traccia per la prima volta una strada per la definizione del prezzo sulla base della condivisione dei costi di produzione e introduce dei miglioramenti sul riconoscimento qualitativo del prodotto. La costruzione di seri rapporti tra agricoltura ed industria deve estendersi anche negli accordi per la produzione di pomodoro del sud e coinvolgere anche la grande distribuzione nella valorizzazione del prodotto italiano. Una necessità dopo che nel 2010 si è verificato un aumento del 59 per cento delle importazioni di pomodori conservati dalla Cina per un totale stimato in 120 milioni di chili.
21 Febbraio 2011
ALIMENTARE