17 Luglio 2017
MERCATO: LA PATATA BOLOGNESE È SENZA PREZZO

PER LA PRIMA VOLTA ALLA BORSA MERCI NON È STATO QUOTATO
IL PRODOTTO DELL’AREA DOVE SI PRODUCE L’UNICA PATATA DOP D’ITALIA

La patata di Bologna è senza prezzo. Per la prima volta alla Borsa patate di Bologna, infatti, venerdì scorso non è stato fissato nessun prezzo per la troppa distanza tra le parti. Lo denuncia Coldiretti Bologna, che invita i produttori di patate a non svendere il loro prodotto. Secondo l’organizzazione, il calo di produzione, valutato quest’anno tra il 10 e il 15 per cento, ha creato tutte le premesse per mantenere come minimo il prezzo dello scorso anno, quando le patate furono pagate mediamente 26 centesimi al chilogrammo. Una convinzione rafforzata anche dal fatto che si prevede un calo della produzione in tutta Europa.
Anche se la situazione meteorologica di quest’anno – commenta Coldiretti Bologna – ha provocato la sovrapposizione di prodotto di altre regioni, soprattutto del Sud Italia, va tuttavia considerato che l’organizzazione e la qualità del prodotto dell’area bolognese consentono di ottenere maggiori prezzi sul mercato. La possibilità di immagazzinare le patate, grazie a un sistema di strutture ben organizzato e alla maggiore conservabilità del prodotto bolognese, consente – ricorda Coldiretti provinciale – di scaglionare l’immissione sul mercato fino all’arrivo del prodotto novello del prossimo anno. Senza dimenticare che a Bologna si raccoglie l’unica patata a denominazione d’origine in Italia.
Secondo Coldiretti bisogna evitare di svalutare un prodotto di assoluta qualità, tagliando il prezzo alla produzione che, per di più, non si trasforma mai in un taglio del prezzo per il consumatore. Remunerare i produttori al di sotto dei costi di produzione, lievitati quest’anno anche a causa della siccità che ha comportato irrigazioni con quantitativi d’acqua anche cinque volte superiori al 2016, significa – afferma Coldiretti Bologna – creare le premesse per una disaffezione verso una coltura importante per l’area bolognese, con la conseguenza che potrebbe esserci un calo degli investimenti frenando anche la possibilità di creare un progetto di filiera per la patata.
Coldiretti Bologna, quindi, raccomanda ai produttori a far riferimento alle indicazioni di Assopa, l’associazione dei produttori di patate dell’Emilia Romagna, che si sta battendo per salvaguardare il reddito delle imprese che producono patate.

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