26 Marzo 2018
FRUTTA: IMOLA, BURIAN E GELATE DEVASTANO LA PRODUZIONE ALBICOCCHE 2018

PER I PRODUTTORI È IL TERZO ANNO CONSECUTIVO SENZA REDDITO

È a forte rischio la campagna 2018 dell’albicocca, frutta regina delle campagne imolesi. Lo denuncia Coldiretti Bologna sottolineando che i rischi di gelate che la stessa Coldiretti aveva denunciato all’indomani del passaggio di Burian a metà febbraio e delle gelate che hanno portato le temperature sotto i 10 gradi, si cono concretizzati. A causa della fioritura anticipata, la produzione e le stesse piante sono state danneggiate, con la conseguenza che gli agricoltori rischiano di perdere il raccolto di un prodotto di cui Imola è leader in Italia con 1.100 ettari coltivati, pari al 20% della superficie coltivata ad albicocche in Emilia Romagna e all’8 per cento a livello nazionale.
Purtroppo – denuncia Coldiretti Bologna – dopo i prezzi al di sotto dei costi di produzione del 2016, la grandinate e la siccità del 2017, con prezzi sempre non remunerativi, anche il 2018 parte sotto i peggiori auspici. Già lo scorso anno – ricorda Coldiretti Bologna – gli inceppi e i bizantinismi nei complicati procedimenti parlamentari non avevano consentito il riconoscimento dello stato di calamità della grandinata dello scorso anno che consente di attivare i finanziamenti del Fondo di Solidarietà nazionale perviste dal decreto legislativo 102 del 29 marzo 2004 a sostegno delle imprese agricole le cui produzioni sono danneggiate da calamità naturali e da eventi climatici avversi. “Ci auguriamo – affermano il presidente di Coldiretti Bologna, Antonio Ferro – che quest’anno sia riconosciuta l’eccezionalità dell’evento che consente di attivare il Fondo di Solidarietà, anche perché, purtroppo, a fine febbraio non era stato ancora raggiunto l’accordo tra le compagnie di assicurazione e i Consorzi di Difesa per la campagna assicurativa, che avrebbe consentito ai produttori di assicurarsi”
Se da un parte sul fronte delle assicurazioni – sottolinea Coldiretti – ci sono novità positive introdotte da alcune modifiche a livello europeo, con l’abbassamento della soglia di indennizzo e l’aumento del contributo sulle polizze, dall’altro – rileva Coldiretti – occorre che le polizze stesse siano calate nella realtà produttiva con strumenti chiari e comprensibili per gli agricoltori e soprattutto snelle, visto che ancora oggi ci sono agricoltori che stanno facendo i conti con le polizze agevolate del 2015.

INFO: Alessandro Scala, cell. 335 6993008

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