7 Febbraio 2010
AZIENDE FAUNISTO -VENATORIE

Ci pare opportuno riprendere l'argomento anche alla luce delle decisioni che la Provincia ha preso in merito al rinnovo di tali istituti, e principalmente per puntualizzare alcune considerazioni che autorevoli soggetti interessati ci hanno reso.
Come abbiamo sempre ribadito, non c'è nessun pregiudizio  verso questi Istituti, legittimi, previsti dall'ordinamento e in taluni casi proposti da nostri associati, tanto che nella Consulta Venatoria del 1° dicembre 2009, nella quale ci veniva chiesto il parere in merito, è stato verbalizzato che esistono, a nostro avviso, "sostanziali profili di illegittimità" esclusivamente per le Aziende Faunistico - Venatorie che vengono rinnovate attraverso i Consorzi costituiti con atto pubblico, mentre nulla osta al rinnovo delle Aziende che ottengono l'esplicito consenso dei proprietari.
Rimangono quindi valide tutte le considerazioni fatte nel precedente articolo di Bologna Coldiretti, a quelle se ne aggiungono altre che attengono alle norme che regolano il diritto di proprietà. In particolare non è compatibile con i principi costituzionali e con le norme del codice civile di tutela del diritto di proprietà, l'assunzione a tempo indeterminato, senza possibilità di rescissione, di un  vincolo di destinazione di un terreno ad Azienda Faunistica, in quanto l'impegno associativo al Consorzio deve considerarsi personale e limitato nel tempo, non trasferibile.
Ne consegue pertanto che  non esiste alcun diritto da parte del Consorzio di presentare domande di concessione a nome  e per conto di presunti associati che non esistono o hanno venduto la loro proprietà, il diritto non esiste semplicemente perchè il vincolo di adesione al Consorzio poteva, e può essere dato, solo a titolo personale.

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