13 Aprile 2010
COL MALTEMPO A RISCHIO LE SEMINE PRIMAVERILI

Il ritorno del maltempo con pioggia e temporali in molte regioni mette a rischio le semine primaverili per effetto dell'allagamento dei terreni che li rende inaccessibili alle operazioni colturali. E' quanto afferma la Coldiretti nell'evidenziare gli effetti nella campagne del ritardo stimato in oltre un mese nell'arrivo della primavera in Italia, dopo un inverno che si è posizionato al secondo posto (dopo quello dello scorso anno) nella classifica dei piu' piovosi degli ultimi 30 anni, sulla base dei dati dell'Istituto di Scienze dell'atmosfera e del clima (Isac).
L'abbondante pioggia caduta ha reso i terreni agricoli umidi ed inagibili ai trattori per le classiche lavorazioni primaverili di aratura e semina che è quindi in ritardo in molte regioni con una diffusa preoccupazione tra gli agricoltori. Dovrebbe invece essere scongiurato il rischio della siccità dopo la straordinaria caduta della pioggia e della neve che servono per ripristinare le scorte idriche nel terreno che le coltivazioni utilizzano per la crescita nel periodo primaverile ed estivo.
L'arrivo di aria fredda di origine Russa, che apre una nuova fase dal sapore quasi invernale con cadute di neve fin sotto i mille metri sulle Alpi nell'Appennino al centro-nord, preoccupa anche per gli effetti di eventuali eccessivi abbassamenti delle temperature sulle coltivazioni in campo e sulle piante in fiore. Le temperature e le sommatorie termiche invernali necessarie allo crescita delle piante sono state notevolmente inferiori della media provocando un forte ritardo nello sviluppo fenologico riscontrabile in tutte le piante da frutto come pesco, susino, albicocco e ciliegio che in gran parte dell'Italia.

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