Non c’è solo la cimice marmorata asiatica a mettere in crisi il lavoro delle aziende agricole della nostra regione. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna a poco più di una settimana dall’incontro tenutosi in Regione per discutere con viale Aldo Moro delle possibili soluzioni da mettere in campo per far fronte a quella che è una vera e propria emergenza.
“È necessario che gli interventi straordinari discussi e concordati con le istituzioni vengano messi in campo il prima possibile” afferma Coldiretti Emilia Romagna, “ma purtroppo la nostra agricoltura non è colpita unicamente dalla cimice asiatica”.
Un gravissimo problema è rappresentato anche dall’Alternaria delle pere (Stenphilium) e da varie altre forme di Alternaria, un fungo parassita che in questi ultimi anni sta attaccando molti frutteti, specialmente nel modenese e nel ferrarese, colpendo in particolare le pere Abate, Conference, Kaiser e Decana. Una vera e propria calamità – sottolinea Coldiretti Emilia Romagna – se si pensa che dai primi dati della raccolta nella zona di Ferrara ha colpito alcune aziende fino all’80% del raccolto e in quella di Modena fino al 20%, a seconda delle varietà.
Gli interventi di carattere straordinario, come quelli presi in Puglia, tra cui stanziamenti a fondo perduto specifici per assistere le imprese agricole in sofferenza e preservare il patrimonio frutticolo della nostra regione, sono dunque sempre più urgenti. La sola
invasione della cimice ha finora causato una perdita di prodotto che va dal 40% al 100% in tutta la regione e un danno sulla produzione nazionale che ha raggiunto i 250 milioni di euro.
5 Settembre 2019
EMERGENZA AGRICOLTURA: COLDIRETTI, NON SOLO CIMICE ASIATICA