29 Ottobre 2020
UNA FILIERA AGRICOLA TUTTA ITALIANA

L'agricoltura, espressione più alta dell'economia reale ed elemento chiave per garantire la sopravvivenza di miliardi di cittadini nel mondo può svolgere un ruolo strategico nel rilancio dello sviluppo del nostro Paese.
Si rende necessaria, nell'attuale periodo di crisi economica mondiale, una risposta ferma e vigorosa, orientata a costruire nuove prospettive per il futuro, senza abbandonarsi a forme di 'declinismo'. In questo senso, La crisi mettendo in evidenza in maniera drammatica le inefficienze di un mercatismo spinto agli eccessi e di un'assenza di regole anti speculative nel mondo finanziario, può rappresentare una occasione unica per ridare alle cose un nuovo ordine dove verità e concretezza riacquisiscano il primato.
Su queste basi, Coldiretti ha colto lopportunità per proporre al Paese un progetto in favore delle imprese italiane e dei consumatori.

UNA FILIERA AGRICOLA TUTTA ITALIANA
Il primo vero problema dell'agricoltura è determinato dal suo basso potere contrattuale, che non riesce a far valere la ricchezza della produzione nei confronti degli altri attori della filiera. Basti pensare che per ogni euro speso dal consumatore, solo 17 centesimi finiscono nelle tasche degli agricoltori. Il resto va all'industria, ai servizi e soprattutto alla grande distribuzione organizzata che schiaccia con il suo potere il resto della filiera.
Sono numerosi i fattori che determinano la situazione attuale: da una frammentazione dell'offerta all'eccessivo numero di intermediari, dalla scarsa trasparenza nella formazione dei prezzi all'inadeguatezza di molte strutture logistiche e di stoccaggio, nonché in alcuni casi alla mancanza di concorrenza.

Il secondo vero problema sta nel fatto che per ogni prodotto agricolo realizzato nei campi o negli allevamenti situati in Italia, si sviluppa un Made in Italy alimentare cinque volte più grande tra contraffazioni e imitazioni. A fronte di 20 miliardi di export Made in Italy nel mondo, ci sono altri 60 miliardi generati da prodotti che non hanno mai visto il nostro Paese e, tolti i prodotti a denominazione di origine, solo un prodotto su tre di quelli venduti nella grande distribuzione italiana è realizzato con prodotti agricoli italiani.
E tutto questo nessuno lo sa.


UNA FILIERA AGRICOLA TUTTA ITALIANA. FIRMATA DAGLI AGRICOLTORI
Ciononostante, l'agricoltura italiana è una grande realtà che ha in sé le potenzialità per trovare una nuova strada.
L'intenzione di Coldiretti, è quella di realizzare un grande sistema agroalimentareche premi i produttori e offra ai consumatori prodotti di qualità e a un prezzo giusto.
Il meccanismo perverso dei bassi prezzi, che provoca effetti devastanti sul tessuto imprenditoriale e sul potere di acquisto dei consumatori, può essere contrastato grazie al progetto che Coldiretti si appresta a lanciare a tutto il Paese: la costruzione di una filiera agricola tutta italiana firmata dagli agricoltori.

Una filiera dunque italiana, in grado di trasferire i nostri valori distintivi fino al consumatore. Italiana fino in fondo, perché tutti i processi devono avvenire in Italia, dalla produzione agricola rigorosamente Made in Italy alla trasformazione effettuata nel nostro Paese, a vantaggio non solo degli agricoltori, ma di tutta l'economia e dei tenitori.
Una filiera agricola in quanto gestita per una parte sempre più importante direttamente dagli agricoltori, ove possibile in ogni sua fase, finanche nella distribuzione, per la quota parte (ovviamente limitata) relativa ai farmers' market.
Una filiera firmata nel senso che renda visibile e riconoscibile "l'italianità" nei confronti del consumatore finale, attraverso la creazione, per l'appunto di una "firma" che distingua l'intero prodotto agricolo autenticamente Made in Italy, basandosi sulla trasparenza della filiera, sull'indicazione dell'origine in etichetta e sul legame del prodotto con il territorio di riferimento. Una "firma" che contraddistingua il prodotto agricolo in ogni canale di vendita, sia esso il farmers' market o lo scaffale del supermercato o ancora l'export. Insomma, un modo per trasferire e rendere riconoscibile al consumatore il valore dell'agricoltura e degli agricoltori italiani nei prodotti alimentari.
Il rapporto con il consumatore e la sua fiducia verso l'agricoltura sono un elemento imprescindibile per il successo del progetto. In questo senso, la Fondazione Campagna Amica, promossa da Coldiretti, rappresenta uno strumento importante per rinsaldare l'alleanza tra produttori e consumatori. Proprio la Fondazione si fa promotore di iniziative di comunicazione e garante degli impegni assunti dagli agricoltori. Ad esempio solo i farmers' market che rispettano le regole di trasparenza nella formazione dei prezzi e di garanzia verso i consumatori di un apposito disciplinare, possono chiamarsi "Mercati di Campagna Amica".

Non è un progetto contro qualcuno. È un modo per creare più concorrenza, più trasparenza, più potere contrattuale per gli agricoltori, più vantaggi per i cittadini e, soprattutto, per valorizzare e distinguere il vero Made in Italy fatto di agricoltura italiana.

Scarica il Manifesto per una filiera agricola tutta italiana

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